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Calcolosi Renale e Calcoli Renali

calcoli nei reni

La calcolosi, detta anche litiasi, è una delle più comuni malattie delle vie urinarie. Circa il 10%- 15% della popolazione soffre di calcoli renali, il che significa che 4-5 milioni di italiani corrono il rischio di formare calcoli nella loro vita. La calcolosi è dovuta alla formazione di aggregati di minerali e sostanze organiche(calcoli ) che, una volta precipitati, possono provocare un’ostruzione delle vie escretrici.

La calcolosi renale è più frequente negli uomini (circa tre volte di più) rispetto alle donne, rara nei bambini.


Come si formano i calcoli

calcoli misure

Le cause della calcolosi renale possono avere diverse origini: come ad esempio stili di vita, diete errate, lo scarso apporto idrico, fattori genetici, malattie endocrine/metaboliche e malattie renali e delle vie urinarie. La formazione del calcolo è dovuta ad una eccessiva concentrazione nelle urine di alcune sostanze, quali calcio, ossalati e acido urico , che precipitano e formano dei cristalli che lentamente si accumulano nel rene, fino a diventare calcoli renali.

Esistono diversi tipi di calcoli, classificati in base alla composizione chimica: i più frequenti risultano essere i calcoli contenenti calcio (circa 75% del totale), in particolare quelli contenenti ossalato di calcio (circa il 60% del totale). Altri calcoli possono essere formati da altre sostanze organiche , come l’ acido urico o , più raramente , la cistina. Un tipo più raro di calcolo è quello di “struvite”, o calcolo da infezione urinaria, causata da specifici batteri ( per es. Proteus) che producono nelle urine una sostanza che favorisce la aggregazione di cristalli di fosfato-ammonio-magnesio .

La formazione dei cristalli viene impedita dalla presenza di sali che sono fisiologicamente disciolti nelle urine come i citrati di magnesio, potassio, e i pirofosfati.

Le basse concentrazioni di questi soluti (citrati) possono contribuire alla formazione dei calcoli renali.


Che cos’è la Colica renale

la colica

Un calcolo di piccole dimensioni che non ostacola il passaggio delle urine generalmente non causa né sintomi né danni, e spesso il riscontro della sua presenza è occasionale in seguito ad ecografie o a radiografie.

Al contrario, un calcolo che ostruisce il deflusso urinario, può provocare la distensione acuta delle vie urinarie con coliche molto dolorose e può danneggiare seriamente il rene. La colica quindi non è altro che il tentativo, da parte delle vie escretrici, di espellere il calcolo per ripristinare il deflusso fisiologico dell’urina.

La colica renale si manifesta con episodi di forte dolore al fianco che si possono estendere anche all’addome e all’inguine, a volte accompagnati da altri sintomi secondari come la difficoltà a urinare, emissione di urine torbide, febbre e vomito. Il paziente colpito da colica renale fatica a trovare una posizione in grado di alleviare il dolore che in alcuni casi può essere così intenso da costringere la persona a piegarsi su sé stessa; alcuni uomini possono avvertire dolori ai testicoli e le donne alla parte più esterna della vulva; in altri casi, invece il dolore è piuttosto sfumato.

Talvolta la colica renale è preceduta da bruciore e stimolo frequente alla minzione.


Cosa è la renella

Con il termine renella si indica una formazione di composizione simile a quella dei calcoli renali ma non sufficientemente agglomerata da costituire ammassi compatti e di grosse dimensioni. Si può immaginare la renella come a della sabbia che deve viaggiare dal rene fino alla vescica, ma che in ogni caso irrita l’uretere causandone la contrazione come durante una colica.


Terapia della calcolosi renale

calcoli ultrasuoni

Il primo obiettivo è eliminare il dolore, con farmaci antidolorifici e sostanze che modificano la composizione delle urine( citrati), aspettando l’espulsione spontanea del calcolo. La fase sucessiva è di individuare la causa per risolverla.

L’approccio diagnostico iniziale si basa sull’utilizzo dell’ecografia che consente di capire cosa ha causato la colica. Ulteriori indagini (come ad esempio la TC addome con e/o senza mezzo di contrasto con ricostruzione tridimensionale delle vie escretrici urinarie) verranno decise dall’urologo che potrà indicare il percorso terapeutico migliore per risolvere il problema. Al momento attuale, la calcolosi urinaria può essere trattata con terapia medica e non medica, quest’ultima distinta in: chirurgia classica, percutanea, endoscopica o extracorporea.

Il trattamento più adeguato, dopo la valutazione di ogni singolo caso, sarà proposto dallo specialista, urologo.


medico calcolosi

La Terapia Medica consiste nel trattamento della colica renale mediante antidolorifici, nel trattamento antibiotico delle complicanze infettive e nella dissoluzione dei calcoli stessi mediante somministrazione orale di sostanze che modificano la composizione delle urine (citrati ). Il tipo di trattamento varia in base alla natura, alle dimensioni, alla sede del calcolo e alle condizioni della via escretrice.

breaston aperta SM

La terapia chirurgica viene utilizzata quando non è possibile l’eliminazione spontanea a causa delle dimensioni del calcolo o quando lo stesso ostacoli il deflusso urinario. La terapia chirurgica comprende anche la frammentazione extracorporea ad onde d’urto, ormai diventata una pratica ambulatoriale, eseguita mediante un apparecchio chiamato litotritore.


trattamento calcoli

Prevenzione della calcolosi renale

È una patologia che tende a recidivare (circa il 45% di probabilità di recidiva in sei anni) per cui è fondamentale, dopo la prima colica, la prevenzione di nuovi eventi.

Gli studi hanno dimostrato che una adeguata prevenzione può ridurre di circa il 50% la probabilità di sviluppare un’altro episodio di calcolosi. I trattamenti di prevenzione possono essere solo alimentari (che implicano alcuni cambiamenti nella dieta) o complementari (assunzione giornaliera di farmaci).

Il consiglio più comune nel trattamento delle coliche e dei calcoli renali è quello di bere di più (almeno 2 litri di acqua al giorno); nella maggior parte dei casi è corretto, l’aumento di liquidi a livello delle vie urinarie rende meno probabile la precipitazione dei cristalli e ha un effetto di pulizia a livello renale e negli ureteri; secondo diversi studi tuttavia, bere durante un episodio di colica può diventare causa di nausea, vomito e, nel caso di ostruzione dell’uretere, anche di pericolose complicazioni per aumento della pressione all’interno del canale.

È invece assolutamente corretto e consigliabile bere abbondantemente per prevenire la comparsa di nuovi calcoli.

Gli atteggiamenti basilari da adottare per prevenire la formazione di calcoli oltre ad una maggiore idratazione giornaliera, sono ridurre il consumo di sale,ridurre il consumo di carne e dei cibi responsabili del tipo di calcolo ed aumentare il consumo di frutta e verdura ed integrare ciclicamente alla dieta citrato di potassio e di magnesio, associato al phyllantus niruri che aiutano ad alcalinizzare le urine e prevengono la formazione di renella (BREASTON bustine, 1 bustina al di per due mesi per cicli di almeno quattro volte l’anno.)


Per ulteriori approfondimenti visita il sito: www.calcolidelrene.it

  Sito specializzato sui calcoli del rene

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